Acqua condominio

Analisi acqua condominio

limiti previsti dall’Accordo Stato-Regioni del 16 gennaio 2003 (Tab. A)

L’Accordo Stato-Regioni del 16 gennaio 2003 stabilisce i limiti di concentrazione massima consentita per vari parametri nell’acqua destinata al consumo umano. Questi limiti sono indicati nella Tabella A dell’accordo e sono essenziali per garantire la qualità e la sicurezza dell’acqua potabile. Alcuni dei parametri inclusi nella Tabella A comprendono:

  1. Parametri microbiologici: Come la concentrazione massima consentita di coliformi totali e di Escherichia coli, che sono indicatori di contaminazione fecale e possono indicare la presenza di agenti patogeni nell’acqua.
  2. Parametri chimici: Come la concentrazione massima consentita di metalli pesanti come piombo, cadmio e arsenico, nonché di composti organici come i pesticidi e i solventi clorurati. Questi composti possono essere dannosi per la salute umana anche a basse concentrazioni.
  3. Parametri fisico-chimici: Come il pH, la conducibilità e la turbidità dell’acqua, che influenzano la sua qualità e possono indicare la presenza di sostanze indesiderate o la necessità di trattamenti specifici.

Questi limiti sono stabiliti in conformità con le direttive europee e gli standard internazionali sulla qualità dell’acqua potabile e sono periodicamente aggiornati per garantire la conformità con gli ultimi sviluppi scientifici e normativi. L’osservanza di tali limiti è fondamentale per proteggere la salute pubblica e assicurare che l’acqua destinata al consumo umano sia sicura e salubre.

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